Pierpaolo Peroni | Peregrini che pensosi andate – Un altro Dante

Scendere nelle profondità della terra e poi risalire in superficie può voler dire rievocare, con le debite proporzioni, il tragitto compiuto ne La Divina commedia. Non solo: scendendo e risalendo, si possono esplorare le profondità dell’ispirazione da cui affiora poi la parola poetica, che nelle forme della natura riconosce non solo l’oggetto reale e simbolico della narrazione in versi, ma anche altro.
La natura è il termine di paragone adatto a meglio illustrare esperienze personali e a loro modo ‘irripetibili’ (non si pensi soltanto al viaggio ultraterreno: anche l’amore rientra in questo novero).
Essa, però, è anche lo spunto capace di suscitare più ampie e astratte riflessioni sui sentimenti, l’esistenza, il destino dell’uomo. Sonderemo alcune di queste implicazioni leggendo brani della produzione dantesca.

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